L’Abbazia Benedettina di Frassinoro (fondata nel 1071 da Beatrice di Lorena, madre di Matilde di Canossa) è luogo strategico lungo la Via Bibulca o Via dei Buoi, oggi ridotta a sentiero, fondamentale per i collegamenti tra Modena e Lucca e, di conseguenza, per l’economia medievale. Lungo la direttrice dell’antica Via Bibulca si trovano i Prati di San Geminiano, ampia zona a ridosso del crinale appenninico. Verso l’undicesimo secolo si ha notizia della presenza, in questo territorio, di un piccolo ospizio che la Contessa Matilde pone sotto la propria giurisdizione nel 1105, sottraendolo al dominio di qualsiasi podestà civile e assoggettandolo alla sola Chiesa Romana. Oggi i Prati ospitano il Centro Fondo Boscoreale, rinomato centro sportivo per lo sci nordico.

Il territorio è attraversato da innumerevoli altri antichi tracciati e da altre vie storiche non meno importanti, come la Via Vandelli, percorso voluto dagli Estensi nel XVIII secolo per collegare Modena a Massa e realizzato con concezioni d'avanguardia per l'epoca, e la Via Matildica del Volto Santo, che da Mantova conduceva a Lucca, passando per il borgo di San Pellegrino in Alpe. Nel medioevo era qui collocato un ospitale che accoglieva i pellegrini in transito verso Roma, riconvertito in tempi recenti in un museo dedicato alla civiltà contadina locale. San Pellegrino in Alpe, caratterizzato dall’essere una enclave modenese (comune di Frassinoro) in territorio toscano (comune di Castiglione di Garfagnana, in provincia di Lucca), offre un fantastico panorama sulla Garfagnana e sulle Alpi Apuane.